Piazza Umberto I, c/o Rocca Municipale, Pianello Val Tidone (PC)
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Orari di apertura

1 Ottobre – 28 Febbraio

Domenica ore 10,00 – 13,00 (ultimo ingresso ore 12,30)

1 Marzo – 30 Settembre

Domenica ore 10,00 – 12,30 (ultimo ingresso ore 12,00 ) e 15,00 – 18,00 (ultimo ingresso ore 17,30)

E’ possibile visitare il Museo anche al di fuori del consueto orario di apertura, contattandoci qui.

Potranno essere previste aperture straordinarie in occasione di eventi culturali.

Il Museo resta chiuso nelle giornate del 25 e 26 dicembre, 1 gennaio, Pasqua, 15 agosto.

Per informazioni e prenotazioni non esitate a contattarci.

 

Biglietti

Biglietto ingresso Intero

€ 5,00

Biglietto ingresso Ridotto:

 

A. visitatori di età compresa tra 7 e 14 anni o con più di 65 anni; residenti di Pianello V.T.

€ 2,00

B. studenti universitari muniti di tesserino universitario in corso di validità; soci Touring Club, FAI, Italia Nostra, Associazione Piacenza Musei, Associazione Nazionale Archeologi, ICOM, BCC Centropadana.

€ 4,00

Attività didattica istituzionale:

 

Scolaresche (max gruppi 25 alunni) con insegnanti (max 2 insegnanti):

Ingresso + visita guidata € 50,00

Laboratori

A pagamento con tariffe concordate, salvo dove diversamente indicato

Visita guidata (durata circa 1h)

Ad orari di partenza indicati.

oltre al biglietto d’ingresso (salvo quando diversamente indicato):

€ 2,00 a partecipante

€ 20,00 per gruppi di almeno 15 persone

Abbonamento annuale = Iscrizione annuale all’Associazione Archeologica Pandora – ODV

€ 15,00

Ingresso gratuito:

bambini con meno di 6 anni;

disabili e accompagnatori (max 2 pax);

soci dell’Associazione Archeologica Pandora – ODV dietro presentazione della tessera in corso di validità;

In occasione di eventi culturali, sociali e di promozione del territorio:

– eventi patrocinati dal Comune, espressamente indicati;

– Notte dei Musei;

– Giornate Europee del Patrimonio;

– Famiglie al Museo;

– Giornata dei Piccoli Musei;

– Altri eventi dove espressamente indicato.

 

Sconti:

– Sconto famiglia: biglietto ridotto B. per entrambi i genitori e gratuito per tutti i figli minori di 14 anni;

– Sconto del 20% sul biglietto intero per i possessori della Card “I Tesori Archeologici di Piacenza e delle sue Valli”

 

 

All’ingresso troverai il Punto Accoglienza, dove i nostri operatori ti forniranno le informazioni utili per la visita.

Nel 2017 il MAVT si è dotato di una mostra virtuale, visitabile dalle sale 2 e 3 del Museo tramite l’installazione di schermi touch screen, che permettono al visitatore la scelta di un percorso di approfondimento personalizzato.

Le prime due sale del Museo sono raggiungibili grazie ad un servoscala, al fine di facilitare l’accesso alle persone con difficoltà motorie. La struttura è dotata anche di un bagno attrezzato, raggiungibile dalla terza sala.

 

Il Museo è articolato in tre sale, dedicate ciascuna a un periodo storico.

 

 

 

 

La Sala della Pre e Protostoria

La Storia della Val Tidone inizia nel Pliocene, quando numerosi fossili ci aiutano a comprendere il modo di formazione della nostra valle.

Durante il Paleolitico la Val Tidone è frequentata da gruppi umani nomadi, che a partire dal Neolitico diventano stabili grazie all’agricoltura e all’allevamento. Molto importanti per questo periodo sono gli insediamenti rinvenuti

Durante l’età del Bronzo e per la prima età del Ferro i gruppi umani che abitano l’Alta Val Tidone mostrano un legame con la Liguria e il Piemonte Meridionale. A questo periodo appartiene l’importante sito della Piana di San Martino, vicino a Roccapulzana.

Durante la seconda età del Ferro la Val Tidone è frequentata dalle popolazioni Liguri, dagli Etruschi e dalle popolazioni Celtiche, che qui viaggiano e commerciano in modo molto intenso.

 

 

La Sala Romana

Al periodo romano è interamente dedicata la seconda sala del percorso di visita.

A partire dal III sec. a.C. il territorio della Val Tidone è stato inglobato nel territorio di influenza romana.

I reperti provenienti dalla Valle mostrano la presenza di numerosi siti archeologici, riconducibili a diverse varietà di insediamenti, come ad esempio i villaggi (vici) e le abitazioni legate allo sfruttamento del terreni agricoli (villae rustiche).

Numerose sono anche le vetrine che mostrano gli oggetti della vita quotidiana dei romani e approfondiscono temi cruciali, come la religione o i commerci.

Degni di nota sono ad esempio la pregevole Stele di Valeria Nardis, il sarcofago funerario in pietra da Vicomarino, la bella collezione di monete di varie epoche.